Un complesso e sofisticato lavoro iniziato in fase sperimentale in agosto con il trittico della Pentecoste di Andrea Orcagna, all’epoca in restauro, ha permesso di digitalizzare per la prima volta con tecnologia gigapixel oltre 75 tra dipinti della Galleria dell'Accademia di Firenze, tra cui le pale di altare di Pietro Perugino, Bronzino e Allori, fondi oro, strumenti musicali, statue in gesso, e, non ultimo, il modello in terra cruda del Ratto della Sabina del Giambologna.
Haltadefinizione ha curato il progetto grazie all’accordo per la valorizzazione e promozione delle collezioni statali siglato con il Mibact. Durante la campagna di acquisizione ogni set up fotografico è stato studiato in modo da superare le diverse criticità materiche e logistiche con risultati ottimali, riuscendo ad acquisire ogni tipo di superficie ad ogni altezza a prescindere dall’ambiente, dalla luce e dal materiale. La tecnologia gigapixel è totalmente non invasiva, ogni aspetto è studiato affinchè non vi siano interazioni e conseguenti rischi per l’opera d’arte oggetto della ripresa.
Elemento di spicco tra le opere digitalizzate è stato il modello in terra cruda del Ratto della Sabina del Giambologna, una scultura notevole non solo per il suo valore artistico ma anche per la sua imponenza: l’opera misura oltre 4 metri, è posizionata su un piedistallo e complessivamente nel punto più alto supera i 6 metri. Sono state scattate in tutto oltre 59.700 immagini, per un totale di oltre 18.000 gigabyte di dati. Tra le superfici lavorate digitalizzate durante la campagna, che siano queste dipinte o scolpite, è possibile calcolare orientativamente 310 metri quadri.
Questa straordinaria operazione di digital imaging ha una duplice finalità: da un lato monitorare lo stato di conservazione delle opere e dall’altro permettere alla collettività di accedere ai capolavori in modo inedito, con immagini in altissima definizione e strumenti innovativi per le attività di didattica a distanza e di visita virtuale.
Clicca qui per immergerti nei capolavori della Galleria dell'Accademia di Firenze digitalizzati con tecnologia gigapixel.