Giovanni Francesco Barbieri, conosciuto come il Guercino, ritorna nella capitale grazie alla mostra “Guercino. L’era Ludovisi a Roma”, ospitata alle Scuderie del Quirinale fino al 26 gennaio 2025. L’esposizione rappresenta una celebrazione dell’arte barocca e del legame tra il pittore di Cento e la famiglia Ludovisi, che segnò profondamente la sua carriera.
Tra le opere esposte spicca “La Madonna col Bambino fra i Santi Giuseppe, Francesco ed i committenti”, meglio conosciuta come La Carracina, di Ludovico Carracci, figura centrale per la formazione del giovane Guercino. La presenza di questo capolavoro a Roma rappresenta un’eccezionale occasione per il pubblico di ammirare da vicino un’opera cardine del percorso artistico del Guercino.
Mentre La Carracina arricchisce la mostra romana, la Pinacoteca Civica “Il Guercino” di Cento, custode dell’opera, ha adottato un approccio innovativo per gestire la temporanea assenza del capolavoro. Grazie alla collaborazione con Haltadefinizione, è stata installata una fedele riproduzione dell’opera realizzata grazie alla digitalizzazione con tecnologia gigapixel. L’iniziativa, promossa dal Comune di Cento con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, si inserisce nell’ambito di un ampio programma di valorizzazione del patrimonio culturale locale e garantisce continuità alla fruizione della Pinacoteca, riaperta al pubblico un anno fa dopo i lavori di restauro post sisma.
L’assessore alla Cultura di Cento, Silvia Bidoli, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “Consapevoli dell'importanza della Carracina all'interno del percorso espositivo, abbiamo deciso di colmare questo “vuoto” in modo innovativo, sfruttando quella che è una tecnologia decisamente all’avanguardia. Non solo abbiamo una replica fedele ma una replica che può essere toccata e vista da vicino. Si apre dunque un panorama di possibilità di interazione con l’opera non solo dal punto di vista fisico ma anche didattico.”
La replica resterà di proprietà della Pinacoteca anche dopo il ritorno dell’originale, aprendo la strada a nuove possibilità di fruizione educativa e interattiva. L’approccio tecnologico permette di avvicinare il pubblico al patrimonio artistico in maniera più diretta e inclusiva, trasformando una sfida logistica in un’opportunità culturale.