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04 febbraio 2025

Haltadefinizione: 20 anni di tecnologia al servizio del patrimonio culturale


Dal 2005, una rivoluzione digitale per riscoprire i capolavori del passato.

Haltadefinizione 20 anni2

Nel 2025, Haltadefinizione celebra due decenni di innovazione dedicati alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Dal 2024 parte del Gruppo Panini Cultura, nel corso della sua attività la tech company ha trasformato il modo di osservare, valorizzare e fruire l’arte, grazie a tecnologie avanzate e a una visione pionieristica.

Il viaggio di Haltadefinizione è iniziato nel 2006 con la prima immagine gigapixel di un'opera d'arte al mondo, la Parete Gaudenziana di Varallo. Quest'ultima è stata seguita nel 2007 dalla digitalizzazione dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, che, con i suoi 16,1 gigapixel, è rimasta per anni l’immagine digitale più grande mai creata.

Il processo di acquisizione e post-produzione dell'Ultima Cena di Leonardo è stato particolarmente complesso, sia per le limitate risorse tecnologiche dell’epoca, sia per l'elevato livello di dettaglio raggiunto. La fase di elaborazione delle immagini ha richiesto circa sei mesi di lavoro prima di arrivare alla versione definitiva del file gigapixel, segnando un passo fondamentale nell'evoluzione della digitalizzazione dell'arte.

Questi successi hanno aperto la strada a nuove sfide ambiziose e, nel 2009, Haltadefinizione ha affrontato due progetti di grande rilievo: la digitalizzazione degli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni e della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi. Per entrambi i cicli pittorici è stato sviluppato un innovativo visore immersivo a 360 gradi, che ha permesso di esplorarli virtualmente in modo del tutto nuovo e coinvolgente.

Haltadefinizione Basilica Superiore Assisi

Nel corso dello stesso anno la tech company è stata coinvolta per gli allestimenti della Main Conference Room, cuore strategico del G8 dell’Aquila, caratterizzata da una spettacolare veduta panoramica del Gran Sasso ottenuta tramite una riproduzione in alta definizione di circa 500 metri quadrati. L'immagine, che simula un'ampia vetrata affacciata sulla vetta, mostra la conca carsica di Campo Pericoli, rappresentativa del versante aquilano. Il panorama è stato realizzato con oltre 400 scatti fotografici digitali effettuati dalla Sella del Monte Aquila, a 2335 metri di altitudine.

Haltadefinizione G8 LAquila 2009

Uno dei progetti più emblematici è stata la digitalizzazione della Sacra Sindone nel 2010, un lavoro di estrema precisione che ha permesso di acquisire in gigapixel un simbolo di spiritualità e fede universale. Negli anni successivi, sono state realizzate importanti campagne di digitalizzazione presso prestigiose istituzioni, tra cui le Gallerie degli Uffizi, la Pinacoteca di Brera, la Galleria Borghese e le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, che hanno permesso di documentare capolavori di inestimabile valore. Nel 2015, l’attenzione si è concentrata sulla digitalizzazione degli straordinari affreschi della Cappella di San Brizio, capolavoro di Luca Signorelli nel Duomo di Orvieto, offrendo una visione ravvicinata senza precedenti di questa monumentale opera d’arte.

L’impatto internazionale di Haltadefinizione è stato riconosciuto anche da National Geographic, che ha dedicato ben due copertine ai suoi rivoluzionari lavori di digitalizzazione.

Haltadefinizione Sindone

Nel 2017 Haltadefinizione entra a far parte di Franco Cosimo Panini Editore, casa editrice modenese con oltre trent’anni di esperienza nella valorizzazione e divulgazione del patrimonio artistico, culturale e museale. Questa integrazione ha permesso di unire le avanzate tecnologie e competenze nel campo della digitalizzazione e della conservazione digitale di immagini in altissima risoluzione con la consolidata esperienza editoriale e divulgativa della casa editrice, rafforzando l’impegno comune nella promozione e valorizzazione dei beni culturali.

Grazie a questa sinergia, Haltadefinizione, come brand di Franco Cosimo Panini Editore, ha avuto un ruolo centrale nel progetto Estense Digital Library, la prima piattaforma italiana per la comparazione, condivisione e annotazione dedicata alla digitalizzazione del patrimonio custodito presso la Biblioteca Estense Universitaria di Modena. Nell’ambito del progetto la tech company ha curato la digitalizzazione del fondo carte geografiche di grande formato, tra cui spicca la Carta del Cantino, planisfero commissionato nel 1501 dal duca di Ferrara Ercole I ad Alberto Cantino, suo emissario in Portogallo dal 1501 al 1505. La mappa, delle dimensioni di 220x105 cm, ritrae la prima descrizione delle coste del Brasile e delle allora recentissime scoperte di Cristoforo Colombo.

Haltadefinizione digitisation EDL Maps

Sono numerose le campagne di digitalizzazione e i progetti di valorizzazione che si sono susseguiti negli anni, spaziando dalla collaborazione con il Museo del Novecento di Milano, la Galleria dell’Accademia di Firenze, e ancora nel 2019 le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma in occasione del cinquecentenario dalla morte di Raffaello, che ha visto Haltadefinizione coinvolta in tre giornate di studi dedicati alla Fornarina.

Nel 2022, in concomitanza con il riallestimento degli spazi della Galleria Nazionale dell’Umbria, la Direzione ha avviato un’ambiziosa campagna di digitalizzazione su oltre cento opere, tra dipinti, statue, sculture, pale d’altare e arredi. Oltre alla tecnologia gigapixel, il progetto ha coinvolto anche indagini multispettrali UV e IR, nonché acquisizioni 3D per la mappatura di statue e oggetti. L’obiettivo era dotare il museo di un archivio digitale in altissima definizione, capace di rispondere a tutte le esigenze di valorizzazione online e offline, catalogazione, riproduzione, documentazione dello stato di conservazione e studio.

Specializzata in acquisizioni gigapixel, 3D, indagini multispettrali e riproduzione di dipinti e oggetti tridimensionali, Haltadefinizione combina tecnologie all’avanguardia con un approccio innovativo per documentare lo stato di conservazione delle opere e offrire soluzioni concrete per la tutela, lo studio e la valorizzazione del patrimonio. È questo un impegno che va oltre la conservazione: grazie alle tecnologie sviluppate è possibile realizzare progetti innovativi che riuniscono in un unico spazio repliche di grandi capolavori, permettendo al pubblico di ammirare insieme opere custodite in musei di tutto il mondo.

Attualmente, la tech company sta rivoluzionando l’esperienza di fruizione dell’arte attraverso tecnologie immersive come visori MR e VR, tracciamento oculare e comandi gestuali. Nel 2024, in occasione del Fuorisalone di Milano, ha presentato un’esperienza immersiva dedicata agli affreschi di Giotto nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, che ha permesso ai visitatori di esplorare in altissima definizione le scene della Vita di San Francesco. Un progetto simile è stato proposto a Bologna, durante We Make Future 2024, con la ricostruzione virtuale della Tomba del Tuffatore di Paestum, un progetto di valorizzazione del patrimonio archeologico realizzato grazie alle più avanzate tecnologie di acquisizione. Il capolavoro dell’arte funeraria della Magna Grecia è stato reso interattivo, rivelando dettagli altrimenti invisibili a occhio nudo.

Questi progetti sono il risultato di un percorso ventennale di innovazione e ricerca. Grazie a un costante impegno nella digitalizzazione, Haltadefinizione ha creato uno degli archivi di immagini d’arte più prestigiosi al mondo, che raccoglie capolavori in altissima definizione come il Cenacolo di Leonardo da Vinci, gli affreschi di Giotto, le opere di Perugino, Botticelli, Caravaggio e molti altri maestri. Ogni immagine, acquisita con tecnologie all’avanguardia, non è solo un prezioso strumento di conservazione, ma anche una risorsa che trova applicazione in ambiti culturali, didattici, editoriali e commerciali. Un esempio concreto di come la tecnologia possa non solo tutelare, ma anche amplificare il valore e la fruizione del patrimonio artistico.

Nel 2025 Haltadefinizione celebra vent’anni di innovazione, un traguardo che segna l’evoluzione di un’idea pionieristica in una realtà di riferimento nel settore della digitalizzazione dei beni culturali. Dalla prima immagine gigapixel di un'opera d'arte al mondo alla realizzazione di modelli 3D e indagini multispettrali, passando per lo sviluppo di strumenti avanzati per il restauro e la valorizzazione, ogni tappa ha rappresentato un passo avanti verso nuove modalità di esplorazione dell’arte.

Guardando al futuro, la sfida è quella di continuare su questa strada, integrando intelligenza artificiale, realtà aumentata e nuove tecnologie immersive per rendere l’arte ancora più accessibile e fruibile. Con la stessa passione che ha guidato i suoi primi vent’anni, Haltadefinizione si prepara a scrivere il prossimo capitolo della sua storia, dove l’innovazione e la bellezza dell’arte continueranno a camminare insieme.

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